ANKI: un metodo di memorizzazione efficace

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Per chi è pensato?

Per chi deve studiare lingue straniere, medicina, informatica, matematica, fisica, chimica e le altre materie scientifiche, diritto e legge, musica, letteratura, geografia, storia, ma anche teoria per la patente e metodologie di lavoro e processi complessi.

Insomma, chiunque abbia bisogno di ricordare delle cose nella vita quotidiana può beneficiare di Anki, o anche per chi vuole rispolverare lingue, materie e argomenti studiati da giovani e poi messi da parte.
E ancora, per coloro che vogliono allenare la propria memoria in generale, indipendentemente da argomenti precisi

 

Perchè?

Perchè avete mai passato un intero weekend a studiare come pazzi per un esame, per poi  scoprire durante il ripasso, giorni dopo, che non vi ricordavate il 90% delle cose?

Come abbiamo visto negli articoli sull’apprendimento e sulle strategie di studio, per raggiungere un’efficiente memorizzazione di determinate informazioni, è importante selezionare quelle importanti e rielaborarle per comprenderle bene, iniziando così già a depositarle nella memoria a lungo termine.

Inoltre, lo studio dev’essere cadenzato, quindi NON in una full-immersion ma distribuendo l’apprendimento nel tempo e possibilmente utilizzando più di un canale sensoriale (uditivo e visivo, sia con parole sia con immagini).

Come?

La tecnica delle schede o cards.

Dopo aver selezionato, nella lettura, le informazioni importanti da apprendere, devono essere suddivise in gruppi più piccoli per argomenti, categorie, oppure per domande e risposte ecc.. A questo punto si costruiscono le schede, scrivendo sul fronte la domanda / il teorema / il vocabolo in lingua straniera da tradurre / il disturbo medico / la legge / l’autore / il nome dell’accordo musicale / un avvenimento storico e poi si scrive sul retro la risposta alla domanda / la formula esplicativa del problema / la traduzione del vocabolo / i sintomi della malattia / i corollari della normativa / le opere dell’autore/ le note dell’accordo / la data della prima guerra mondiale, ecc..

Già facendo questo, si iniziano ad apprendere i contenuti che ci interessano, ma si memorizzano ancora di più se periodicamente mi esercito, leggendo il fronte di ciascuna carta e cercando di ricordarne il retro. Questo mi può servire per esempio al termine di ogni argomento di studio per fissarlo e padroneggiarlo, ma anche per il ripasso finale.

Dove

Sul computer e/o sul cellulare

Esiste un programma scaricabile gratuitamente online, e disponibile anche in italiano, che ci permette di creare mazzi di schede o di utilizzare mazzi già creati da altri. Ma soprattutto ci consente di allenarci ogni giorno, anche per soli 5-10 minuti a materia, perché il programma ci presenterà quotidianamente carte nuove da memorizzare e quelle che sbagliamo e non riusciamo a ricordare.

Un esempio concreto: se devo imparare che in inglese la parola “fiore” si scrive “flower”, creerò una flashcard che sul fronte ha la parola “fiore” o la foto di un fiore, e sul retro la parola inglese “flower”, registrandone anche la corretta pronuncia per imparare anche come si legge.

Una volta al giorno il software mi proporrà la carta con la scritta “fiore” (o la foto), e io dovrò ricordare che in inglese si si scrive “flower ” e come si pronuncia. Se la mia risposta è corretta, il software mi riproporrà la carta dopo 5 giorni, altrimenti me la riproporrà qualche minuto dopo o il giorno successivo, per aiutarne la memorizzazione.

Quando

Ogni mattina il software calcola (in base ad un algoritmo) quali cards rischi di non ricordarti e te le ripropone ad intervalli di tempo adatti a memorizzarle. Bastano anche 10 minuti al giorno per argomento, quasi come fosse un quiz o uno di quei giochini che ci capita di fare ogni tanto sul computer o al cellulare.

In che modo funziona a livello psicologico

2 processi mnemonici sono alla base del meccanismo di apprendimento tramite questo programma:

  • Test attivo sui ricordi: avviene quando ci viene posta una domanda e cerchiamo di ricordare la risposta, è funzionale perché rielaboriamo attivamente le informazioni in nostro possesso, contrariamente allo studio passivo, dove si legge, ripete, guarda o ascolta qualcosa senza fermarsi a considerare se si conosce o meno la risposta. Studi scientifici hanno dimostrato che i test attivi sui ricordi sono molto più efficienti per la memorizzazione, rispetto allo studio passivo.
  • Ripetizione distanziata: quando si studia in modo distribuito nel tempo e si ripete più volte una verifica su quanto appreso. Anche questo è stato dimostrato essere più efficace rispetto allo studiare tanto materiale in una sola sessione.

Tutorial Anki in italiano 

Realizzato da Clara Ciampi

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